UNA CINESE AL TORO

Mentre il premier Monti è in viaggio in Cina per convincere gli imprenditori dagli occhi a mandorla ad investire nel nostro Paese, il Torino calcio femminile annuncia l'ingaggio di una calciatrice, primo caso in Italia nel campionato femminile della massima categoria. Fosse stata presentata alla stampa un giorno prima il primo aprile invece del giorno 2, avremmo pensato ad uno scherzo. Non è così. Per uno sport, il calcio femminile, in profonda crisi tra costi elevati ed introiti inesistenti, l'apertura del tesseramento a chi può portare con sè interesse e sponsor dal proprio Paese è questione di sopravvivenza. Di sicuro richiamerà qualche connazionale in più a tifare sugli spaltri vista la numerosa popolazione cinese presente sotto la Mole.
Guo Rui, così si chiama la calciatrice cinese è nata nel 1989 nel nord est della Cina. Tesserata per la squadra di Tianjin ha fatto esordio con il proprio lcub nella massima divisione a 16 anni. 
La presentazione, lunedì 2 aprile, avverrà presso un noto centro di riabilitazione fisioterapica della città, con la speranza, per i dirigenti del club granatam che sia solo un caso il luogo prescelto. 

JUVE/ Bergonzi-Capello chi semina vento...

 Rumors, e non solo intorno alla Juve. E non tutti piacevoli o comunque tali, quindi innocui, voci al vento. Nelle ultime ore i commenti alla designazione arbitrale di Bergonzi per Fiorentina-Juve come le voci che vorrebbero Fabio Capello di ritorno in bianconero, dirigente dietro una scrivania, rischiano di spargere benzina sul popolo bianconero, alimentare rabbia a pochi giorni dal ritorno già caldo di Coppa Italia contro il Milan. A chi giova? A vendere qualche copia in più di giornale? Alla Juventus per mettere le mani avanti in caso di deriva?. Alimentare dubbi o pensare a chissà quali macchinazioni per il ritorno di un arbitro non è carino, come poter pensare che Capello, colui che ha voltato le spalle alla Juve nel momento di maggior difficoltà lasciando la società in braghe di tela possa far ritorno in corso Galileo Ferraris. I tifosi in fondo non hanno gli occhi coperti di pelle di salame, al di là della fede, ogni tanto ragionano di testa propria.