UN SUCCESSO SULLA PELLE DEI LAVORATORI
Sul numero di “Tv Sorrisi e canzoni” della settimana scorsa c’era un articolo in cui si celebrava l’enorme ed incredibile successo di Radio Sportiva, capace in pochi mesi di portare migliaia e migliaia di ascoltatori sulle sue frequenze. Chapeau! Tanto di cappello ad una radio nata il primo di dicembre, capace di incuriosire quasi mezzo milione di persone con i suoi programmi 24 ore su 24 dedicati interamente allo sport e in particolar modo al calcio. Una testata in grado di essere ascoltata su tutto il territorio nazionale ed avere un corrispondente nel 90% delle piazze calcistiche d’Italia, dalla serie A alla serie B. Peccato che nessuno sappia che quasi la totalità dei collaboratori del gruppo Media Hit non siano mai stati pagati. Nonostante siano passati ormai otto mesi dalla messa in onda, i conti in banca dei corrispondenti sono rimasti in bianco, mentre quelli dell’emittente con sede a Ponsacco (PI) siano belli verdi e floridi, grazie soprattutto al lavoro di chi, da dicembre in poi, ha dato tutto per permettere alla radio di farsi conoscere e crescere in maniera esponenziale. A nulla sono servite le telefonate, le richieste di chiarimento e le numerose rimostranze nei confronti della direzione. L’amministratrice delegata si fa negare al telefono, mentre i capiredattori cercano di fare da paciere e continuano a prendere tempo in attesa di pagamenti mai avvenuti. “Aspettate fine febbraio… Abbiate pazienza fino a fine giugno… Ancora quindici giorni di luglio… Verrete pagati entro la metà di agosto…Eccetera”. Soltanto frasi di circostanza quando le chiacchiere, di fronte alle spettanze dei lavoratori, stanno a zero. In qualsiasi settore! Dunque l’articolo di Tv sorrisi e canzoni ha fatto una gran bella pubblicità a Radiosportiva, peccato che nasconda una realtà gravissima, visto che anche il magazine settimanale del gruppo Mondadori non poteva non conoscere i fatti
. Radiosportiva ha molti scheletri nell’armadio ed è ora che qualcuno li trovi. E’ ora che il vaso di Pandora venga scoperchiato e che tutti, dagli ascoltatori alle società sportive agli ospiti, che hanno spesso concesso volentieri interviste gratuite all’emittente del gruppo Media Hit, sappiano come le fortune di pochi si costruiscano sulle pelle di molti.
Ci stupisce come l'Ordine dei Giornalisti ed il Sindacato faccia finta di non sapere e non vedere nonostante le denunce e segnalazioni ricevute da chi presta, sfruttato, la propria collaborazione, non sottopagata, gratuita.