venerdì 5 agosto 2011

TORO: BASTA SCIACALLAGGI


UNA SOAVE...BOLLA
C'era da aspettarselo. Era da un po' di tempo che non uscivano notizie su fantomatici Mister X, potenziali acquirenti del Toro. Puntuale, dopo la farsa Ciuccariello  (un mese è durata la suspence su LST) ecco spuntare ora, a trattative fallite, anzi, mai inziate (e quindi ci domandiamo il perchè di un inutile scoop),sulle pagina di LST un inmprenditore che dagli Usa vuole il Toro. La notizia di per sè lascia il tempo che trova, smentite comprese (se è per questo almeno altri tre imprenditori/cordate hanno annusato in tempi recenti il prezzo del Toro ma non per questo sono finite sui giornali).
Ci sarebbe da sorridere se non fosse per l'ennesima speculazioneche di chi tenta nel momento peggiore e sbagliato, di dare una spallata non a Cairo, ma al Toro. Premesso che neppure io condivido in toto l'operato di UC, credo, come la maggior parte dei tifosi, a naso turato, che la priorità oggi sia quella di lasciar lavorare i giocatori e Ventura con serenità, prioritaria la promozione alla  poltorna del Toro.
Strano che la notizia di potenziali imprenditori sia arrivata a La Stampa, da Detroit, dopo un blitz di Rossignolo negli States: presto smacherato l'anello della catena: Rossignolo-Soave, Detroit+Fiat+La Stampa come cassa di risonanza. Come ai tempi recenti di Cimminelli, nuovi tentativi di interferenze: cui prodest?. Meglio, e lo dico a fatica, un Cairo interessato alla promozione condizione indispensabile per vendere in A, a suon di milioni, il Torino (in caso di fallimento si sa sempre dove andarlo a cercare), che fantomatici Mister X nostrani o stranieri (Proto, Ciuccariello, ora gli States) con gli scheletri nell'armadio. Se saranno solo bufale lo scopriremo tra qualche mese, con il Toro in odor di promozione, sarà facile smascherare se UC non vuol vendere a dispetto dei santi o i santi non era altro che diavoletti travestiti.